Corso LTO Mantova - "Intro al design thinking"

Introduzione

Il quarto corso che ho seguito parlava del Design Thinking che spiega come mettendo al centro le persone si possono risolvere problemi complessi, è stato tenuto dal professore Federico Dallanoce Managment Consultant presso il Centro d'Eccellenza Complexity & Collaboration Officina di Bip.

Argomento del corso

Il design thinking è un processo non lineare e interattivo che utilizzano i team con lo scopo di comprendere gli utenti, sfidare le assunzioni, ridefinire i problemi e creare soluzioni innovative da testare.
Si suddivide in 5 fasi: Emphathize, Define, Ideate, Prototype e Test.
Possiamo utilizzare anche un'altro modo per descriverlo, con lo schema Double-Diamond, che consiste nel trovare il problema giusto su cui convergere, definire una serie di soluzioni potenziali da testare e prototiparle, non ne esistono di perfette e vanno reinterpretate.
La prima fase del processo di design thinking è "Emphathize" cioè "empatizzare", è il fulcro di un processo di progettazione incentrato sull'uomo, ha come obbiettivo quello di capire come le persone compiono determinate azioni e perché , le loro esigenze e il loro punto di vita rispetto a ciò che li circonda, in questo modo svilupperemo le insight, le intuizioni chiave per trovare le soluzioni, ci ha spiegato anche quali sono le key rules per un'efficace intervista che servirà per empatizzare, la sua struttura si suddivide in focus, apertura, sviluppo e approfondimento.
Successivamente c'è la fase di "Define" che ha lo scopo di dare un senso a tutte le informazioni raccolte durate la prima fase, l'obbiettivo è quello di creare con esse un'affermazioni attuabile del problema, questa fase è fondamentale perché si traduce dal nostro punto di vista, per spiegarci meglio questa fata è stato fatto l'esempio del Disney compass Model che viene utilizzato nel mondo Disney per analizzare la costumer service, questo modello clusterizza le informazioni secondo i quattro punti cardinali: nord= needs cioè i bisogni delle persone, est=emotions cioè le emozioni, south= stereotypes overo gli stereotipi che sono radicati nelle persone e west= wants ossia i desideri delle persone.
Ci ha poi spiegato cos'è la challenge cioè la nostra sfida personale, si costruisce con un'approccio Human center, deve rivolgersi a una specifica categoria di utenti, deve contenere un'azione concreta per dare il giusto stimolo al raggiungimento dell'obbiettivo, deve riferirsi ad un cambiamento fisico e mentale.
La terza fase è quella di "Ideate" è il momento in cui ci si concentra sulla generazione di idee, è un processo di allargamento in termini di concetti e risultati, fornisce il materiale per la costruzione di prototipi e per le soluzioni, questa fase consente di passare dall'identificazione dei problemi alla creazione di soluzioni, è necessario spingere per una gamma più ampia possibile di idee tra le quali è possibile divergere.
Anche qui ci sono state consigliate tecniche di idea generation: il "Crazy 8" che è possibile fare da soli o anche con altre persone e consente di generare un massimo di otto idee, il secondo è "Yes &..." occorre avere un blocchetto di post-it e su ognuno di questi descrivere brevemente l'idea e incollare i foglietti su una parete, le persone che stanno lavorando con noi dovranno aggiungere altri post-it, affianco agli altri, con altre idee oppure aggiungendo delle caratteristiche alle altre idee già presenti sulla parete, l'ultimo è il "Lotus Blossom" che è una modalità del metodo precedente ma all'interno di uno schema, perciò con questo metodo si generano idee secondo uno schema molto ordinato.
Come accennato prima una volta raccolte tutte le idee occorrerà convergerle verso un sottoinsieme condiviso, si può fare con il voting, il modo più semplice è quello di far votare ad ogni designer la soluzione più semplice.
La penultima fase è il "Prototype" cioè il prototipo che può essere qualsiasi cosa con cui un utente può interagire in modo che si possa più facilmente raccogliere feedback, sono artefatti creati in modo iterativo destinati a delineare la soluzione finale.
Siamo arrivati ora all'ultima fase quella del "Test" è semplicemente il testare i prototipo sono quindi i feedback che riceveremo da parte degli utenti, è l'occasione per affinare le proprie soluzioni e renderle migliori, servono per perfezionare prototipi e soluzioni, per saperne di più sui clienti e per perfezionare la challenge.
Prima di concludere è stata spiegata la fase del feedback che porta con se 2 soggetti il Lead, chi da il feedback ed il Follow, chi lo riceve, a fine intervista il lead deve fare pratica e lasciare spazio alla riflessione mentre il follow deve individuare degli schemi e lasciare spazio alla riflessione.
Successivamente il professore ha ritoccato i punti fondamentali del corso ricordandoci cosa è importante tenere a mente.

Conclusioni

Ho trovato interessante questo corso ma non è stato sicuramente quello che ho preferito, nonostante fosse della durata di 2 ore meno rispetto ad altri l'ho trovato abbastanza impegnativo e difficile da capire, forse perché trattava di temi che non conoscevo.













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