Corso LTO Mantova - "Publick Speaking"

Introduzione

Il sesto corso che ho seguito è stato tenuto da Carmelo Cancemi attore e formatore che opera nel settore teatrale e aziendale per migliorare la capacità comunicativa dei dipendenti.
Questo modulo trattava di publick speaking cioè come esprimersi in modo efficace davanti un pubblico ma anche come comportarsi nel momento in cui dobbiamo andre ad esporre.

Argomento del corso

Inizialmente ci ha spiegato i 3 livelli di comunicazione, quello verbale che consiste nell'uso del linguaggio e dipende da regole di grammatica, sintassi e semantica, e incide nella comunicazione per il 7%, il paraverbale si riferisce al linguaggio, come parliamo, il ritmo, il tono, il volume e il timbro della voce, incide per il 30% quello non verbale non centra con le parole ma riguarda il linguaggio del corpo che incide per il 55%.
Abbiamo poi analizzato nel dettaglio tutte le componenti dei tre linguaggi.
Il livello verbale deve essere chiaro, sintetico e semplice, coerente rispetto a quello di cui sto parlando, è importante esprimere al meglio se stessi e instaurare relazioni soddisfacenti, articolare è una parte essenziale della pronuncia, non bisogna essere pigri perché porterebbe portare a non rendere chiaro ciò che si dice, devo rispettare il target a cui mi rivolgo, cioè la fascia di persone a cui io mi rivolgo, dobbiamo rispettare una struttura efficace: titolo, apertura coinvolgente, tre punti chiave e una conclusione, è necessario sviluppare in 7 minuti i 3 punti chiave.
Cancemi ha fatto un accenno anche alla metafora che permette all'interlocutore di immaginare l'informazione data e quindi di incanalarla.
Ci ha lasciato infine degli esercizi per migliorare la comunicazione verbale.
Il livello di comunicazione paraverbale tratta del ritmo ovvero la velocità dell'eloquio e deve essere in relazione con ciò che diciamo, il tono determina l’impatto emotivo che si ha sul interlocutore e caratterizza ciò che diciamo, il volume deve essere adeguato e diversificato e cambiare in base a ciò che comunichiamo, il timbro è il registro vocale tipico della persona ed è l'aspetto più legato alla personalità.
Successivamente si è trattato di pause e intercalari, che creano suspence, sottolineano le parole chiave e amplificano il significato. Anche qui ci sono stati forniti esercizi sulla comunicazione praverbale.
Prima di passare al terzo livello abbiamo parlato di dizione si occupa di studiare la corretta pronuncia delle parole italiane. E' fondamentale nella comunicazione avere una dizione corretta così da risultare neutri in modo che i nostri interlocutori si concentrino sul contenuto del nostri discorso e non sulle piccole differenze di pronuncia, per migliorarla ci ha consigliato di eseguire alcuni esercizi.
Il livello non verbale e costituito dal linguaggio corporeo, ma anche il linguaggio scritto infatti scegliere un certo font, scrivere in un certo modo, utilizzare un certo tipo di carta dice molto della nostra personalità, gli elementi costitutivi di questo modulo comunicativo sono: le espressioni facciali o mimica dalle quali percepiamo e trasmettiamo gli stati d'animo, possiamo controllare queste espressioni ma molte di esse sono involontarie, lo sguardo può avere molti significati diversi interesse, sincerità, rabbia, sfida, dallo sguardo può trasparire un'emozione oppure creare imbarazzo, il gesto i più comuni sono quelli delle mani, che servono per rafforzare il significato di una frase o parola ma potrebbe anche dare un significato sbagliato a seconda della cultura delle persone, la postura anch'essa un elemento molto importante determina molto su una persona, su qual è il suo stile di vita e il suo carattere. Dalla postura capiamo se una persona è introversa o estroversa oppure se è predisposta nei nostri confronti o no, i sorriso a quasi nessuno piace avere accanto una persona che non sorride mai. Se due persone che parlando della stessa cosa e una lo fa con il sorriso mentre l'altra no, quella che avrà più successo sarà quella che sorride perché coinvolge e rallegra le persone, infine abbiamo prossemica e aptica la prima analizza l'occupazione dello spazio, il quale si divide in quattro zone: intima, zona personale, zona sociale e zona pubblica. L'aptica invece studia i messaggi che esprimiamo tramite il contatto fisico, si dividono in gesti codificati e gesti spontanei.
Nella slide successiva ci ha lasciato altri esercizi inerenti alla comunicazione non verbale.
Un elemento fondamentale è l'abbigliamento è il nostro modo di presentarci agli altri, di mostrare quello che siamo e quello che pensiamo.
Infine Cancemi ha parlato delle emozioni una componente molto importante della comunicazione umana perché con esse esprimiamo noi stessi e le nostre passioni, tra le emozioni ha approfondito l'ansia e ci ha spiegato come gestirla nel momento di un esposizione e gli esercizi adatti.
Per concludere ci ha dato alcuni consigli e ci ha fornito degli esercizi generici sulla comunicazione.

Conclusioni

Nonostante questo corso fosse abbastanza lungo l'ho travato anche divertente perché il presentatore ha spezzato le spiegazioni con esercizi e consigli su come parlare e sulla comunicazione, avevo già studiato questi argomenti l'anno scorso e quindi li conoscevo, ma è stato comunque molto utile approfondirli e ripassarli, e soprattutto ho travato interessante la parte sulla dizione.



































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