Film "Herself - La vita che verrà"



Introduzione
Le volontarie del telefono rosa di Mantova hanno organizzato la visione di un film, Herself- La vita che verrà, per sensibilizzare un argomento che nella società odierna è ancora troppo trascurato, la violenza contro le donne.

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
"una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti che, ad oggi, non viene denunciata" questo viene definito il 17 dicembre 1999 dalle Nazioni Unite istituendo una risoluzione per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Perché proprio il 25 novembre? Il 25 novembre 1960 Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, attiviste politiche che si stavano dirigendo verso una prigione a Santo Domingo nella Repubblica Dominicana in cui erano detenuti i rispettivi mariti, sono state rapite, da agenti del servizio segreto militare, stuprate, torturate, massacrate di botte e strangolate, per poi essere buttate a bordo di un precipizio con la loro auto, per simulare un incidente, tutto questo solo perché erano oppositrici del regime.
Come simboli per denunciare le vittime di femminicidio troviamo le scarpe rosse posizionate nelle piazze o vicino ai monumenti per fermare la violenza di genere, portate spesso da cittadine o recuperate tramite associazioni, la panchina rossa invece è un'iniziativa lanciata dagli stati generali delle donne, i comuni in occasione del 25 novembre collocano una panchina rossa in luoghi significativi, in cui spesso viene scritto il numero di emergenza 1522 e i nomi delle donne uccise in quel territorio.

Il film
Herself - La vita che verrà di Phyllida Lloyd è stato scelto come film manifesto dalle volontarie del telefono rosa di Mantova, perché parla di questa donna, Sandra, che dopo ripetuti episodi di violenza da parte del marito riesce a denunciarlo e ad ottenere la custodia delle figlie Emma e Molly, ma nonostante le ripetute lotte per ottenere una casa vicina alla scuola delle bambine, decide di costruire la propria casa, un posto sicuro dove ripartire da zero, la donna per cui lavora decide di darle un appezzamento di terra che possiede e i soldi per costruire la casa, Sandra comincia così a cercare volontari che possano aiutarla nella costruzione della sua casa, trova aiuto da Aido, un muratore, di suo figlio e altri suo conoscenti che diventano poi suoi amici.
Questo film si basa quindi sul concetto di casa come simbolo di ricostruzione partendo dalle fondamenta sino alla creazione di un posto libero e sicuro che va protetto .

Riflessioni
Penso che questo film faccia molto riflettere non soltanto per sensibilizzare contro la violenza sulle donne, ma anche per il concetto di famiglia e unione che troviamo dietro, perché vediamo come da una disperata e brutale separazione, ci si ritrovi a formare una vera e propria famiglia non solo composta dai parenti, in questo caso le figlie, ma composta da persone che prima erano perfetti sconosciuti ma solamente fidandosi di esse si può veramente costruire qualcosa di importante. Ci insegna anche che solamente perseverando credendo in se stessi e in chi ci sta intorno si può ricominciare da zero guardando solo al futuro, alla vita che verrà.

Conclusione
Penso che la giornata contro la violenza sulle donne sia una bellissima iniziativa, ma penso anche che purtroppo non sia così utile, perché non basta una giornata per fermare le violenze sia contro le donne che su qualsiasi essere umano e non, però capisco che sia molto difficile fermarle, l'unico modo penso sia creare sempre più luoghi e spazi sicuri in cui accogliere le donne che subiscono violenze, fare in modo che riescano a fidarsi del prossimo e che raccontino la loro storia in modo da riuscire ad aiutarle e a far capire a tutte loro che possono ancora farcela.













































































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